L’alchimia di Vasavasa, gelateria artigianale siciliana nel cuore di Milano

L’alchimia di Vasavasa, gelateria artigianale siciliana nel cuore di Milano

“Crediamo nella forza della relazione tra persone capaci di innamorarsi di un progetto comune, animati dal desiderio di poter offrire alla gente il piacere sano di un prodotto di alta qualità in un ambiente piacevole, accogliente e cordiale”.

Vasavasa è una gelateria artigianale nel cuore di Milano, all’angolo tra via Cadore e via Spartaco. Il nome è ben visibile sull’insegna, ma la sua presenza è discreta e l’ambiente raffinato, accogliente e positivo come le persone che l’hanno fatta nascere, trainate da una solida leva comune: la passione.
Passione è un termine forse abusato, eppure, mai come per Vasavasa riesce a sintetizzare la volontà di realizzare un sogno comune più che un’opportunità di business. E, non a caso, Vasavasa in siciliano significa bacia bacia, come ci raccontano Marco Trucco e Massimiliano Di Vincenzo, due dei soci fondatori, amanti della terra di Sicilia e di quella che loro stessi definiscono l’ “eleganza barocca” dei siciliani nell’approcciare la vita, il piacere e il gusto. Marco e Max non si occupano solo di gelato e forse è proprio per questo che l’energia spesa in questo progetto è tangibile e coinvolgente.
 

Perchè avete scelto di diventare “imprenditori del gelato”?
Marco: Sono sempre stato innamorato della buona cucina e del piacere di avere ospiti con i quali condividerla, ma un ristorante non era alla mia portata. Così mi è balenata l’idea della gelateria artigianale e un giorno ho deciso: lo faccio. Non è stato immediato ovviamente, come in tutto la formazione è indispensabile, così per prima cosa mi sono comprato una macchina del gelato e ho cominciato a sperimentare...

Max: (ride) Lui è l’alchimista!

Marco: Beh, mi ci è voluto un po’ed è stato fondamentale apprendere da un testo di uno dei Maestri indiscussi del gelato: Luca Caviezel. Credo che non ci siano testi altrettanto esaurienti per chi vuole approcciare questo mondo. Poi ho cominciato a girare le fiere più importanti, dove ho conosciuto gli attori del settore, professionisti che mi hanno trasmesso conoscenze ed entusiasmo. Ho comprato anche una sorbettiera verticale e ho creato i primi gusti, quelli che ancora oggi potete trovare in gelateria.

Vasavasa offre 10 gusti a base latte, qualche sorbetto - esclusivamente con frutta di stagione - e le granite, alla sicula. In quanto tempo avete avviato Vasavasa?
Max: Marco aveva già aperto una prima gelateria a Torino, io sono arrivato circa un anno e mezzo dopo, c’è stato subito sintonia sulla direzione da intraprendere.

Marco: L’operazione è durata circa 8 mesi, dalla decisione al primo cono venduto, cominciando a settembre e pensando di aprire con la partenza della stagione, ma non ho dubbi che ci si possa mettere molto meno.

Avete incontrato degli ostacoli?
Max: Trovare la location non è stato semplice perché gli spazi commerciali non sono sempre liberi e quando lo sono hanno spesso un prezzo di buonuscita salato. E poi l’aspetto normativo, importante e da cui non ci si può scostare, richiede tempo per l’adempimento. Però con un po’ di pazienza e tanta volontà si può realizzare tutto.

Rispetto all’investimento ipotizzato avete speso di più?
Marco: Sì, ma nel nostro caso è dipeso da nostre scelte consapevoli. Vasavasa nasce dalla volontà di creare valore, non volevamo una gelateria artigianale, ma la nostra gelateria, che ci rispecchiasse. Personalmente amo portare avanti progetti che coinvolgono altre persone, pensare e fare in grande, al di là del solo risultato economico. E poi da un punto di vista strettamente strategico per noi Vasavasa deve diventare un brand; questo richiede uno sforzo ulteriore di comunicazione e significa anche, ovviamente, un investimento in termini di denaro.

Vasavasa avrà presto un altro punto vendita a Milano e uno a Parigi. Secondo voi ha ancora senso aprire un’unica gelateria?
Anche questo è soggettivo, nel nostro caso e secondo il nostro progetto che, per quanto mi riguarda (ndr ma anche Max annuisce) è anche un progetto di vita, non aveva senso.

Progetto di vita?
Marco: Mi piace viaggiare, conoscere il mondo, e mi piacerebbe che i miei figli facessero esperienze anche al di fuori dell’Italia. Quello che mi lascia sempre basito è come sia possibile che ciò che rende il Made in Italy eccellenza nel mondo sia a volte appannaggio a livello imprenditoriale di realtà straniere. Un esempio? Se dico “caffè nel mondo” il pensiero corre a Sturbucks. Io vorrei sfruttare la grande opportunità che mi dà essere “imprenditore del gelato”: essere un italiano che valorizza il vero Made in Italy nel mondo. E al contempo trarne vantaggio a livello culturale.

Quindi ci sono altre bandierine Vasavasa sulla cartina del mondo?
(sorridono) Ci sono idee… non escludiamo nulla, mettiamola così.


Lasciamo Marco “ l’alchimista”e Max, che si intrattengono con piacere con i clienti, a raccontare della loro passione per il gelato siciliano e per il mestiere. Vasavasa è un luogo conviviale, di piacere del gusto e dell'incontro, e quando esci lo si può dire, sei indubbiamente più felice.

L’alchimia di Vasavasa, gelateria artigianale siciliana nel cuore di Milano
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