Il gusto dell’anno Yogurt variegato alle fragole

Il gusto dell’anno Yogurt variegato alle fragole

L’ottava edizione del Gelato Day vede protagonista l’Olanda, che come gusto dell’anno 2020 ha scelto lo yogurt variegato alle fragole

Un gusto, questo, capace di rappresentare un Paese famoso non solo per i suoi caratteristici mulini a vento e per i coloratissimi tulipani, ma anche per una lunga tradizione casearia e per le sue fragole di straordinaria qualità.

LO YOGURT. Se ne trovano citazioni nella Bibbia, ma anche nei testi di Aristotele, Senofonte e Plinio. Le origini dello yogurt risalgono all’antichità, quando le popolazioni orientali conservavano il latte degli animali in otri di pelle: il nome deriva, infatti, dal turco yoğurmak, ovvero ‘mescolare con un utensile’, in riferimento alla miscela di latte fermentato. Si è poi diffuso in Europa e nel bacino del Mediterraneo, diventando un ingrediente essenziale di numerose ricette dolci e salate.

Un prodotto spesso scelto per la sua leggerezza, ma anche per i suoi molteplici impieghi in cucina e soprattutto nei laboratori delle gelaterie, grazie alla sua facile abbinabilità lo yogurt permette ai mastri gelatieri di dare sfogo alla loro creatività, e a tutti i consumatori di sbizzarrirsi nella scelta dei gusti dei loro coni e coppette. Il gelato artigianale allo yogurt, gustosissimo e cremoso, ottimo da solo, si presta ad essere personalizzato con cristalli di zucchero o scaglie di cioccolato, con frutta fresca o con caramello, soddisfando tutti i palati in ogni stagione.

LE FRAGOLE. Non si hanno dati certi sulla provenienza delle fragole: se da una parte c’è chi sostiene che siano il risultato di un’importazione dal Sudamerica, dall’altra c’è chi ritiene che sia un frutto di origine europea, consumato sin dai tempi dell’Antica Roma. Quello che è sicuro è che le fragole rientrano tra i frutti più apprezzati sia dai consumatori che dall’industria dolciaria, per la loro flessibilità d’uso e consumo: possono essere gustate fresche, ma anche frullate, nei dolci e, ovviamente, nel gelato.

La pianta delle fragole appartiene al genere delle Rosacee, un’esemplare perenne dal fusto breve, e non tutti sanno che quello che consumiamo è in realtà un “falso frutto”: il vero frutto è l’achene, un frutto secco collegato a quello carnoso edibile. Le fragole vengono coltivate sia in pianura che in montagna; si tratta di una coltura delicata e la buona riuscita dipende molto dal clima.

Secondo FAOSTAT, i maggiori produttori di fragole al mondo sono Cina (3,7 milioni di tonnellate prodotte nel 2017), Stati Uniti (1,45 milioni di tonnellate) e Messico (658mila tonnellate). Al sedicesimo posto della classifica, con 66.100 tonnellate nel 2017, l’Olanda vanta una pregiatissima produzione di fragole, che in questo paese sono disponibili praticamente per tutto l’anno, da marzo fino a dicembre inoltrato. Negli ultimi anni, si è registrata un’espansione della coltura fuori suolo per la produzione in serra e della coltura su prode rialzate per la produzione estiva. La superficie coltivata in serra supera in Olanda i 180 ettari: la zona di produzione principale si trova nel Sud del Paese, vicino al Belgio, ed è concentrata intorno a Breda (a ovest), a Horst (ad est) e a S’Hertogenbosch (al centro). Al momento la varietà più diffusa in tutti i sistemi di produzione è Elsanta (75%), seguita da Sonata (20%), interessante per le produzioni precoci in suolo. Ma sono molteplici le varietà di fragole che qui si producono, come Darselek, Dark, Marmolada, Polka, Tribut, Elstant, Maria, Tristar, Selva.

 

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