Il gelato soft serve è un’evoluzione del gelato all’italiana, reinterpretato in una chiave più morbida, dal sapore cremoso e al tempo stesso più leggero. Il gelato soft ha avuto negli anni molto successo negli Stati Uniti, ma anche in altri paesi nel mondo.
A fare la differenza nel prodotto finale è la mantecatura del gelato, sia per quanto riguarda la temperatura e sia per la sofficità del prodotto pronto da servire. Mentre il gelato tradizionale esce dal mantecatore ad una temperatura che si aggira tra i -8 e i -9 gradi, il gelato soft viene preparato tra i -6 e i -7 gradi. Questa variazione di temperatura cambia completamente la percezione da parte del consumatore: il gelato viene servito più “caldo”, dando al palato una sensazione unica di cremosità. Inoltre, nel processo di lavorazione la macchina soft ha una pompa che incorpora più aria – tra il 40 e il 60 percento del peso finale – e quindi il gelato appare decisamente più leggero, soffice e delizioso. Molto invitante per il consumatore, garantisce margini più alti per il gelatiere quando il prezzo è definito sul cono.
Sono sempre di più i professionisti che decidono di investire in questo settore, sono tanti i vantaggi, a partire dall’investimento più contenuto su macchine, attrezzature e allestimento dei locali.
L’assortimento dei gusti è inferiore al gelato all’italiana, quelli più frequenti nelle gelaterie soft serve partono da vaniglia e fiordilatte, creme, cioccolato e fragola. Le macchine sono bi-gusto, possono gestire una gamma inferiore, ma l’esperienza finale per il consumatore è altamente appagante.
A chi si rivolge
- piccole gelaterie soft
- bar, caffeterie, ristoranti
- pasticcerie
Vantaggi
- spazio ridotto
- investimenti ridotti se si offrono pochi gusti
- consumi energetici e di acqua inferiori