Resto al Sud sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria). L’incentivo è destinato a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 45 anni.
Che tipo di attività si possono finanziare:
- attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone
- turismo
- attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria)
Sono invece escluse le attività agricole e il commercio.
Con il Decreto Rilancio, convertito con le modifiche del 17/07/2020, sono entrate in vigore le modifiche all’incentivo Resto al Sud di Invitalia così come previsto all’art. 245 del DL Rilancio.
Le novità introdotte modificano in maniera importante il finanziamento a coloro che vogliono avviare un’attività d’impresa. Le principali modifiche riguardano:
- Per le imprese esercitate in forma individuale l’importo massimo concedibile è di €60.000,00 anziché €50.000,00. Rimane uguale invece il massimale di €50.000 a socio in caso di società, fino ad un massimo complessivo di €200.000.
- Per coloro che invieranno le domande di agevolazioni la percentuale a fondo perduto è aumentata al 50% e la restante parte è concessa con un mutuo a tasso agevolato rispetto alla precedente normativa che prevedeva un mix di fondo perduto e mutuo rispettivamente del 35% e 65%
- Esiste inoltre un ulteriore contributo a fondo perduto concernente le spese inerenti il circolante, pari a €15.000 per le ditte individuali e liberi professionisti o di €10.000,00 a socio in caso di forma societaria fino ad un massimo di 40.000,00 euro. Il contributo è ottenibile una volta ultimato l’investimento a condizione di essere in regola con la restituzione del finanziamento bancario e gli adempimenti della normativa.
Possono essere finanziate le seguenti spese:
- ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa)
- macchinari, vetrine e attrezzature nuove
- programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione
- spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa
- non sono invece ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.
Per quanto riguarda l’ottenimento del finanziamento, non sono previsti bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.
Se hai bisogno di aiuto per mettere a punto il tuo progetto imprenditoriale puoi chiedere assistenza gratuita agli enti accreditati con Invitalia.
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Le domande possono essere presentate esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia. Puoi trovare qui le istruzioni per presentare al domanda: