Il gelato artigianale italiano in America è chiamato semplicemente "gelato", senza traduzione dall'italiano, distinguendolo così dal gelato industriale ("ice cream") così diffuso da quelle parti. Ciò rivela una tendenza a considerare il prodotto come caratterizzato da una qualità inconfondibile e da uno stile unico, l'Italian style appunto.
Se da una parte questa premessa - applicabile per gli Stati Uniti e per tanti Paesi del mondo - incoraggia a passare i confini in cerca di fortuna o di nuove occasioni di investimento, dall'altra va tenuta ben presente nel business plan della futura gelateria.
In Italia siamo infatti abituati a vedere migliaia di gelaterie e consideriamo il gelato artigianale una sana buona abitudine, un gesto quotidiano entrato a pieno nella nostra cultura e nelle nostre merende da bambini.
All'estero, invece, il gelato artigianale è un fenomeno di nicchia: uscire a mangiare un gelato è un po' come andare al ristorante o in un locale di tendenza, lo si fa per socializzare, rompere la quotidianità, stare bene. Ecco quindi gli elementi fondamentali per il successo:
- la scelta del Paese e la giusta posizione
- una corretta strategia di marketing.
Riguardo alla prima, le aree che in questo momento offrono migliori prospettive sono Medio Oriente, Nord Africa, Russia, Australia, Stati Uniti, Sudamerica, nonché la vicina Spagna. Per la location saranno da privilegiare le località turistiche, i centri storici e tutti i luoghi di vita notturna, soprattutto per i bar gelateria.
Quanto al marketing, assume un'importanza strategica sia nello studio del prodotto, che deve solleticare il gusto locale con proposte adeguate al territorio, sia nella comunicazione dell'offerta, che dovrà puntare sugli aspetti emozionali dell'italianità e dell'esclusività del Made in Italy, della creatività e del benessere della persona.