L’Australia è sia un’isola, sia un continente: la più grande isola, ma il più piccolo continente del mondo. È la sesta più grande nazione nel mondo, che conta la più bassa densità di popolazione per chilometro quadrato e che possiede flora e fauna che non esistono in nessun altro posto sul Pianeta.
Grazie alle sue particolari caratteristiche naturali e climatica, allo stile di vita generalmente sereno e tranquillo, all'atmosfera multietnica e all'ottima situazione economica e lavorativa, l’Australia è diventata un luogo di migrazione per molte persone che vogliono ricominciare una nuova vita.
Come per ogni paese, anche in Australia ci sono normative e legislazioni differenti che devono essere prese in considerazione nel momento in cui ci si trasferisce, soprattutto se l’intento è quello di trovare lavoro, per esempio come gelatiere all'interno di una gelateria esistente o avviare un’attività di gelateria artigianale ex novo.
Prima di tutto, bisogna tenere a mente che per lavorare in Australia è necessario dotarsi di un visto specifico. Ci sono visti per employer sponsored workers (adatti per esempio per lavorare come gelatiere all'interno di una gelateria esistente) o visti e per business developement provisional (per chi volesse avviare una propria attività di gelateria artigianale) che possono poi diventare permanent, nel caso in cui l’attività raggiunga un livello tale da permettere il giusto sostentamento. In caso contrario il visto può non essere rinnovato.
Essendo le leggi australiane sull'immigrazione estremamente severe, la fase di richiesta e attribuzione del visto, se non cittadini, è da considerarsi parte integrante del business plan. Informazioni più precise e dettagliate si possono cercare sul sito del governo australiano.
Una volta ottenuto il visto adatto alle proprie esigenze, l’avviamento dell’attività di gelateria artigianale può cominciare. Come prima cosa, è necessario trovare il locale adatto in cui intraprendere l’attività di produzione di gelato artigianale e richiedere un contratto di affitto o di acquisto dello stesso. Nel caso qualcosa ostacoli l’apertura del locale, si può legalmente recedere dal contratto.
Quando il locale è stato scelto e il contratto è stato stipulato, il gelatiere dovrà portare la pianta del locale al Council di zona (Local Government Area). Questo dipartimento ha un ufficio che opera riguardo ai codici dell’edificio, i codici sanitari e dell’appropriatezza (Community Suitability). Nella maggior parte dei casi sarà necessario presentare una developement application con la quale il Council deciderà se l’edificio e la zona sono compatibili con il piano che viene presentato. Questo è relativamente semplice se il piano non presenta particolari modifiche strutturali del negozio o se l’attività precedente era adibita alla produzione e alla vendita di alimenti. Sarà il Council stesso che informerà il potenziale gelatiere se ritiene necessaria l’installazione di alcune strutture specifiche all’attività, per esempio una trappola per grassi (grease trap) per attività, come la gelateria artigianale, aventi a che fare con grassi e oli. Bisogna considerare che questo step può richiedere tra i 3 ed i 12 mesi.
Inoltre, se vengono fatte delle modifiche strutturali al locale è necessario inoltrare una building application al Council che verificherà gli aspetti di sicurezza relativi ai lavori che vogliono essere effettuati. In alcuni posti, questo può anche rientrare in un processo di valutazione chiamato heritage listing, e quindi le implementazioni al locale non possono assolutamente riguardare la facciata dell’esercizio. Poiché questo procedimento prende in considerazione tutte le utenze necessarie, dall’impianto idrico a quello elettrico, e richiede dai 3 ai 12 mesi, è opportuno cominciarlo contemporaneamente alla developement application.
In seguito, il dipartimento sanità del Council locale (corrispondente alla nostra ASL) manderà un ispettore affinché si assicuri che tutti i fattori relativi a una produzione alimentare siano rispettati. L’ispettore esamina che ci siano sufficienti e adeguate stazioni per la sanificazione del personale e delle attrezzature, che le unità produttive siano a prova di parassiti (in alcune zone è un fattore da tenere ben in considerazione), che gli impianti di refrigerazione siano adeguati e che ci sia un adeguato magazzino. È bene ricordarsi che le attrezzature per gelato, sebbene il mercato sia già sviluppato, sono spesso sconosciute agli operatori sanitari, quindi la presenza di un tecnico del settore che assista l’ispettore nella visita può essere di grande aiuto per velocizzare l’approvazione.
Infine, all’imprenditore verrà richiesto di frequentare un corso specifico per operatori alimentari, finalizzato all’ottenimento di un certificato che abilita l’attività di gelateria artigianale. Sono normalmente brevi corsi che vengono tenuti dal Council di zona o posso essere seguiti anche online.
Una volta avviata la gelateria, bisogna considerare anche le normative vigenti sull’importazione degli ingredienti per la preparazione del gelato artigianale. In particolare, per l’importazione di prodotti alimentari in Australia, serve una licenza rilasciata dal governo centrale e ogni prodotto importato deve essere registrato. Dunque, è consigliabile fare riferimento agli importatori delle aziende di ingredienti per gelato che normalmente si occupano anche di seguire l’iter di ricerca e approvazione del negozio in cui si svolgerà la propria attività.
Per concludere, è consigliabile rivolgersi alle autorità locali per tutti quegli aspetti riguardanti l’apertura di un conto corrente, il rilascio di assegni, la designazione di una residenza fissa, ecc… che fanno parte del processo necessario per intraprendere definitivamente la carriera di gelatiere artigianale in Australia.