Negli ultimi cinque anni, l'economia brasiliana ha infatti mostrato una crescita costante, con il PIL che è passato da 1.951,92 miliardi di dollari nel 2023 a 2.173,67 miliardi di dollari nel 2024. Nel 2024, l'economia del Brasile è cresciuta del 3,4%, segnando la più forte espansione annuale dal 2021. Il tasso di inflazione annuale è salito al 5,06% a febbraio 2025 dal 4,56% del mese precedente, il più alto da settembre 2023, superando le aspettative di mercato del 5%. La disoccupazione è scesa al 6,1% alla fine del 2024, il livello più basso in oltre un decennio. Anche per questo motivo il gelato artigianale sta conoscendo un periodo di grande successo, sebbene possa essere utile analizzarne le motivazioni e il percorso di sviluppo.
Fino ai primi anni 2000 in Brasile esisteva prevalentemente una produzione di prodotti simili all’ice cream fatti con materie prime a basso costo come grassi vegetali e aromi artificiali. Negli ultimi 10 anni, grazie a un progressivo aumento della ricchezza e a una maggiore richiesta di prodotti di qualità superiore da parte dei consumatori, è avvenuta una progressiva divulgazione del gelato artigianale italiano. Questa domanda crescente di prodotti di maggiore qualità ha costretto la maggior parte dei produttori di “sorvete” a una necessaria selezione delle materie prime: inizialmente rimpiazzando gli aromi artificiali con le paste insaporenti di fattura italiana, successivamente sostituendo i grassi vegetali e l’acqua con la panna, il latte intero e implementando le ricette con stabilizzanti ed emulsionanti.
Negli ultimi 10 anni il mercato brasiliano del gelato è letteralmente esploso. Tutte le nuove aperture vedono come protagonista il vero gelato italiano e non più il sorvete brasiliano e chi ancora si ostina a produrre utilizzando materie prime di bassa qualità sta lentamente perdendo clientela. Inoltre, il protrarsi della crisi economica europea, sta spingendo molti italiani in Brasile, i quali vedono maggiori opportunità e grande potenzialità per una gelateria di qualità.
Oggi si possono contare piú di 1.200 gelaterie in tutto il Brasile. La maggior concentrazione si trova nello stato di Sao Paulo in cui sono nate le due maggiori reti di Gelaterie, la Bacio di Latte e la rete Borelli, ciascuna con circa 200 punti vendita sul territorio nazionale. C’è inoltre un buon numero di gelaterie a Rio de Janeiro (dislocate tra il lungomare e i centri commerciali della capitale), e nello stato del Paranà e da Goiàs.
Il numero di gelaterie presenti in Brasile, tuttavia, se rapportato al numero di abitanti brasiliani (201 Mln) e se rapportato alla concentrazione a cui siamo abituati in Italia (circa 37 mila gelaterie per 60 Mln di abitanti), è ancora molto basso e il potenziale di crescita di questo mercato è impressionante.
Le principali città del Brasile, dove vale la pena aprire una gelateria, sono (in ordine di grandezza): São Paulo, Rio de Janeiro, Brasília (l'odierna capitale), Belo Horizonte, Salvador, Fortaleza, Recife, Curitiba, Porto Alegre, Manaus, Belém, Goiânia, Natal.
In queste città, aspetto fondamentale, è possibile reperire le materie prime necessarie per produrre il gelato (come zucchero, latte, panna, glucosio, etc..), ma in alcune regioni come per esempio nell’entroterra o nell’estremo nord, queste materie prime è molto difficile trovarle o costano molto caro, alzando notevolmente il costo di produzione.
Per aprire una gelateria in una grande metropoli, le scelte possibili sono due: o aprire in un centro commerciale, o aprire il classico negozio per strada (“loja na rua”). Teoricamente non esiste una scelta migliore dell’altra, entrambe possono essere vincenti, se tutte le variabili del caso vengono valutate con attenzione e precisione.
La prima impostazione porta grandi volumi, una ciclicità dei consumi più equilibrata e soprattutto elimina il problema della pericolosità della strada; per contro, però, i costi fissi si alzano moltissimo e i margini si abbassano notevolmente.
Scegliere di aprire una gelateria per strada è una strategia sicuramente meno onerosa, ma allo stesso tempo più difficile. È importante scegliere una zona ricca, poiché il gelato italiano in Brasile è considerato come un prodotto premium, e che abbia un buon flusso di pedoni (è statisticamente dimostrato che il consumo di gelato è prevalentemente impulsivo). In tutto questo bisogno fare attenzione agli affitti, poiché, essendo un paese in crescita, tutto il mondo si sta affacciando sul mercato e la domanda di negozi sta crescendo proporzionalmente.
In Brasile la concezione dei negozi è molto simile e a quella americana, per via dei grandi spazi. In Brasile, infatti, è difficile trovare la classica gelateria italiana priva di sedute e con la vetrina sulla strada, a parte nei centri commerciali dove, invece, essendo sempre presente una praça de alimentação (piazza di alimentazione), vengono sfruttati i tavoli comuni posti al centro della piazza. I brasiliani sono abituati a sedersi e a conversare a lungo, per questo è importante che all’interno del negozio ci sia un ampio spazio per le sedute.
Le dimensioni di una gelateria in Brasile variano in media dagli 80 ai 150mq. In questa metratura vengono compresi gli spazi per il laboratorio, il magazzino e l’area di vendita.
Sempre al fine di aumentare la cultura del gelato, una bellissima tendenza è quella di creare un laboratorio a vista, dove i clienti possano curiosare e ammirare l’artigiano mentre mette in atto la sua arte.
I consumi medi di una gelateria in Brasile sono di circa 1.500-2.000 Kg al mese, con picchi fino a 2.500-3.000 kg durante la bella stagione. Per le gelaterie all’interno dei centri commerciali bisogna contare normalmente una media leggermente superiore, oltre ad una ciclicità stagionale molto meno marcata, che assicura un consumo minimo costante lungo tutto l’arco dell’anno. Anche in Brasile, nonostante dal nostro punto di vista faccia caldo quasi sempre, i consumi di gelato sono strettamente legati alla stagione.
L’investimento necessario ad avviare una gelateria varia in base al tipo di gelateria e alla zona dove si vuole aprire. Se il punto vendita viene aperto all’interno di un centro commerciale l’investimento iniziale sarà maggiore a causa degli affitti e della Luvas (la caparra).
L’investimento medio in termini di valore per una gelateria in strada di medie dimensione si aggira intorno ai R$ 600.000-800.000. Di questi, la parte dedicata ad un laboratorio completo di tutti i macchinari necessari si aggira attorno ai R$ 300.000-400.000
Anche i margini sono strettamente legati al tipo di vendita e alla clientela che il gelatiere decide di puntare. Come in tutte le gelaterie si può vendere per Kg e/o per porzioni. Mediamente la vendita si divide in 70% per porzioni e 30% al Kg. Un Kg di gelato viene venduto a R$ 120, dove il costo delle materie prime si aggira intorno ai R$ 20 (contando anche i costi operativi). Una porzione di 100 gr, invece, costa in media R$ 18, quindi un Kg venduto per porzioni alla fine da un guadagno lordo di R$ 180.
L’equipe minima all’interno della gelateria (escludendo il gelatiere) dev’essere composta da 6 persone: 2 in produzione e 4 banconisti/e che lavorano in turnover. Il numero medio di sapori con cui lavorano le gelaterie in Brasile è di circa 20 gusti fissi in vetrina e altri 4/6 gusti rotativi a scelta.
La struttura burocratica brasiliana è estremamente complessa e, alle volte, anche arretrata. E’ consigliabile quindi affidarsi, per comprendere e gestire gli aspetti burocratici iniziali, a una buona società di consulenza contabile e legale.
L’altro punto debole del Brasile è la manodopera ed è una criticità dettata soprattutto dalla recente crescita esponenziale del paese. In pratica il problema sostanziale è che sul mercato c’è un’altissima offerta di lavoro, perché l’economia sta crescendo, mentre la domanda è relativamente bassa e poco formata. Può essere utile, anche in questo caso, affidarsi a società per la ricerca del lavoro.
Conclusioni
Aprire una gelateria artigianale in Brasile può essere un’ottima opportunità, considerando il clima favorevole e il crescente interesse per prodotti di qualità. Ecco alcuni consigli strategici:
1. Analisi di Mercato e Location
- Studia il mercato locale per capire le preferenze dei consumatori e la concorrenza.
- Scegli una location strategica, preferibilmente in zone con alto traffico pedonale, come centri commerciali, spiagge, quartieri turistici o residenziali benestanti.
2. Aspetti Burocratici e Legali
- Registra l'azienda presso la Receita Federal e ottieni un CNPJ (l'equivalente della partita IVA).
- Assicurati di rispettare le normative sanitarie dell’ANVISA (Agenzia Nazionale di Vigilanza Sanitaria).
- Verifica le regolamentazioni locali su permessi di vendita e licenze alimentari.
3. Formazione e Qualità del Prodotto
- Se non sei un esperto, investi in un corso di gelateria artigianale.
- Utilizza ingredienti di alta qualità e valorizza prodotti locali come frutti tropicali (açaí, maracujá, cupuaçu).
- Offri opzioni senza lattosio, vegane o con meno zuccheri per attrarre un pubblico più ampio.
4. Fornitori e Attrezzature
- Cerca fornitori affidabili per semilavorati, latte, panna, frutta e zuccheri di qualità.
- Investi in macchinari moderni e ad alta efficienza per garantire la migliore texture e conservazione del gelato.
5. Marketing e Differenziazione
- Punta su un brand accattivante e una comunicazione efficace sui social media.
- Collabora con influencer locali per far conoscere il prodotto.
- Organizza eventi di degustazione o sconti per il primo periodo di apertura.
- Se possibile, offri un’esperienza unica, come il gelato al momento o gusti esclusivi brasiliani.
6. Controllo dei Costi e Prezzi Competitivi
- Definisci una strategia di prezzo basata sul target di riferimento.
- Controlla i costi operativi, evitando sprechi di ingredienti e ottimizzando la produzione.
- Valuta la possibilità di consegne a domicilio tramite app come iFood e Rappi.
7. Espansione e Fidelizzazione
- Offri programmi fedeltà o sconti per clienti abituali.
Una volta consolidata l’attività, valuta l’apertura di altri punti vendita.