Un importante accordo perché fungerà da apripista in tutta Italia e sarà utile per verificare sul campo le criticità di alcuni passaggi e la messa a regime di vari dettagli che forniranno importanti indicazioni sulle casistiche (per laboratori, magazzini, macchine per la produzione, formazione, ingredienti, ecc.) che si presenteranno nel corso del tempo.
´Bisogna uscire – ha detto Alessandro Pula – dal concetto di prodotto enogastronomico da farmacia´ che in alcuni casi non ha un sapore eccellente e quindi partire dal gelato, che è un prodotto molto diffuso, per poi arrivare ad altri prodotti degli esercizi pubblici che potranno quindi ottenere la certificazione´.
Ad esempio, ha sottolineato ancora Alessandro Pulga, “nelle mense scolastiche, dove si introduce per la prima volta il biologico, proprio per far comprendere che si tratta normalmente di prodotti buoni, ICEA consiglia sempre di iniziare proponendo il gelato ai bambini”.
Ora, grazie a questo accordo, si potrà avviare un processo di formazione onde definire con i gelatieri un percorso più facile, più adatto alle esigenze dei piccoli e medi laboratori artigiani, ed arrivare quindi alla certificazione. Un vero e proprio percorso di crescita che punta a valorizzare e garantire la professionalità del gelatiere. Il tutto grazie a percorsi formativi condivisi, ma anche grazie a controlli a sorpresa.
Fonte: ilModeratore.it