Il gelato...che fa bene!

Il gelato...che fa bene!

Buono, ma anche nutriente. Il gelato artigianale è uno dei pochi dessert che può essere considerato a tutti gli effetti un alimento equilibrato e bilanciato. Proteine, grassi, zuccheri e carboidrati sono ben proporzionati.

Buono, ma anche nutriente. Il gelato artigianale è uno dei pochi dessert che può essere considerato a tutti gli effetti un alimento equilibrato e bilanciato. Proteine, grassi, zuccheri e carboidrati sono ben proporzionati. Se parliamo del gelato cremoso, in particolare, gli ingredienti di base sono latte, panna, grassi vegetali, zucchero, a volte uova. A completamento: caffè, cacao, frutta a guscio (noci, nocciole, pistacchi, castagne) o spezie, come la cannella. In 100 g di gelato al cioccolato, ad esempio, sono presenti: 4,3 g di proteine, 8,1 g di lipidi, 2,3 g di fibra, 23,6 g di zuccheri totali. E anche nella versione alla frutta il gelato è ricco di sostanze nutritive.
Nello specifico, i nutrienti del gelato sono:
• ACQUA: la percentuale di acqua fornita varia dal 35 al 70% circa, aspetto che rende il gelato un alimento utile anche per chi fa sport e deve reintegrare le perdite di liquidi dovute al sudore;
• PROTEINE: sono tutte di alto valore biologico e fornite principalmente da latte, panna, uova e frutta secca;
• GRASSI: derivati da latte, panna e uova. Nei gelati con frutta secca sono presenti i polinsaturi, di cui questi frutti sono ricchi;
• ZUCCHERI: oltre all’eventuale zucchero aggiunto, nei gelati a base di crema è presente il lattosio, mentre nei gelati alla frutta troviamo il fruttosio. Rapidamente assorbiti, questi zuccheri sono pronti fornitori di energia;
• MICRONUTRIENTI: nel gelato artigianale sono presenti anche vitamine e sali minerali: vitamina A, C ed E (dalla frutta, anche secca), potassio (fortemente presente nelle banane), vitamine del gruppo B (uova), calcio, fosforo, vitamina D (in latte e panna). Ingredienti come cacao e caffè forniscono anche gli antiossidanti specifici (flavonoidi e acidi clorogenici);
• FIBRE e AMIDI: le fibre sono nutrienti fornite dalla frutta secca mentre gli amidi si ritrovano in cialde e biscotti.
Il gelato, soprattutto se alla frutta o sotto forma di sorbetto, ha una densità calorica inferiore a quella di altri dolci. Ecco perché è una buona alternativa alla merenda o spuntino anche per i bambini. Calibrare la quantità e il tipo di gelato da assumere, secondo le occasioni di consumo e le singole esigenze, è il miglior modo per beneficiare appieno di tutte le virtù di questo alimento, tanto che c’è finanche chi ha creato il “Gelato della salute”.


La scoperta porta il nome del cardiologo dell’Università di Tor Vergata a Roma, Valerio Sanguigni. Il professore ha brevettato un gelato al gusto di cacao, nocciola e tè verde, chiamato Powellnux, con un’alta concentrazione di antiossidanti, idoneo alla salute di giovani e anziani. Sono stati fatti numerosi test per validare la sua intuizione e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nutrition. «Si ritiene che la formazione di radicali liberi – si legge sulla rivista – contribuisca a molte malattie. E i polifenoli si sono dimostrati efficaci per combatterli». Due ore dopo aver consumato il gelato, infatti, «i polifenoli nel sangue sono significativamente aumentati, così come l’ossido nitrico. Quest’ultimo – spiega il medico – ha un effetto positivo sulla capacità dei vasi sanguigni di dilatarsi». E a migliorare è anche il microcircolo: «un indicatore dell’ossigenazione dei tessuti» - aggiunge Sanguigni. Un articolo scientifico, dunque, dimostra come il gelato, con determinate caratteristiche e ingredienti, possa avere effetti benefici su salute e performance fisica.
Sempre più piede prendono anche i cosiddetti “gelati funzionali”, caratterizzati da ingredienti con proprietà benefiche per l’organismo. Nati da una ricerca dei gelatieri dell’Associazione “Maestri della Gelateria Italiana”, i gelati funzionali sono prodotti impiegando, insieme alle materie prime di base, ingredienti autorizzati da organismi di certificazione europea con comprovate caratteristiche benefiche, come fibre, probiotici e prebiotici, o specifiche erbe officinali. Si ottengono così gelati dalle qualità nascoste, studiati per facilitare la riduzione del carico glicemico o del colesterolo, per contribuire al rafforzamento delle difese o all’assunzione di omega 3 e 6, oppure gusti a base di latte fermentato o sorbetti a base di cioccolato, ricchi di flavonoidi e a basso contenuto calorico. Il notevole e continuo impegno tecnico- scientifico portato avanti dai Maestri ha permesso così di elevare il prodotto “gelato artigianale tradizionale” ad “ALIMENTO tradizionale artigianale evoluto”, con sempre meno zuccheri e sempre più fibre.
Il tutto senza assolutamente rinunciare al gusto e con un occhio attento alle materie prime locali. Come il Caprino bergamasco del Maestro gelatiere Candida Pelizzoli, lo Yogurt km zero del Maestro Giampaolo Cianuri, il sorbetto alle More di rovo del Maestro Gian Michele Pasa e il sorbetto Prugne con noci del Maestro Gianni Toldo. La Noce Feltrina è stata scelta come fonte di zuccheri e fibra dal Maestro Piero Salomone, il vino passito come fonte di zuccheri e potere anticongelante del Recioto di Soave dal Maestro Arnaldo Conforto. C’è invece solo il 10% di zuccheri nel gusto Cioccolato del Maestro Stefano Venier, mentre il Gianduia del Maestro Ronald Tellini ha un basso indice glicemico. Il Maestro Claudia Urbinati unisce tradizione e chimica nel suo “bostrengo”, dolce antico a base di pane raffermo e riso lessato che sfrutta le proprietà di retrogradazione dell’amido dovute alle basse temperature per aumentare il contenuto di fibra e ridurre il carico glicemico. A basso carico glicemico, per riduzione degli zuccheri e aumento di fibre, addirittura anche il “torrone consapevole” del Maestro Stephane Buosi e il sorbetto Mandorla mandarino del Maestro siciliano Placido Prestipino così come anche il gusto Rosa Tiepolo del Maestro Franco Di Benedetto.
Infine, il gelato fa bene all’umore. Anche questo è un aspetto dimostrato da diversi studi tra cui quello condotto dagli esperti dell’Institute of Psychiatry di Londra: mangiando il gelato, si innesca nel cervello un meccanismo di ricompensa molto simile a quello che si ottiene nel momento in cui si ascolta la propria musica preferita. I gusti caffè e tiramisù servirebbero per ricaricarsi, amarena e pistacchio per rilassarsi, il cioccolato per contrastare i momenti di tristezza. E secondo l’Università di Amsterdam, mangiare un delizioso gelato influenzerebbe anche l’espressione del viso donando una sensazione immediata di gioia.


E LO YOGURT E LE FRAGOLE?
Grazie ai suoi numerosi e benefici effetti sulla salute, lo yogurt è considerato a tutti gli effetti un alimento funzionale. Viene prodotto a partire dal latte di vacca a cui vengono aggiunti due fermenti lattici: Streptococcus thermophilus e Lactobacillus bulgaricus che proliferano e fermentano; durante questo processo il lattosio viene in parte trasformato in acido lattico aumentandone la tollerabilità. I batteri contenuti nello yogurt contribuiscono al mantenimento dell’equilibrio della flora batterica intestinale e favoriscono la sintesi delle vitamine del gruppo B e della vitamina K. Lo yogurt conserva tutte le proprietà nutritive e il valore energetico del latte, con un apporto ben bilanciato di proteine, grassi e zuccheri, ma è più digeribile grazie alle minori dimensioni delle particelle proteiche, alla maggiore presenza di proteine solubili e alla presenza di lattasi in grado di idrolizzare parte del lattosio.
Non solo gustosissime, le fragole sono un frutto ricchissimo di nutrienti e dalle molteplici proprietà benefiche. A ridotto apporto calorico, le fragole contengono fosforo, ferro, calcio, potassio, magnesio, vitamina A, B1, B2 e C, xilitolo (sostanza che previene la placca dentale e l’alitosi) e sono ricche di fibre, acidi organici e flavonoidi.

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