Parola di Gennaro Esposito, pluristellato chef di Vico Equense, che oggi era al Sigep per presentare la sua miscela di caffè studiata assieme a Kimbo. «Tutte le aziende – sottolinea lo chef Esposito – considerano il Sigep il luogo più importante per presentare le loro innovazioni al mondo della ristorazione. Qui vedi da vicino come le grandi attrezzature da cucina possono rimpicciolirsi, diventare più semplici e quindi alla portata di tutti, non solo delle grandi cucine, ma anche dei ristoranti più piccoli. Tutto questo ottimizza certo il lavoro di ciascuno di noi, ma soprattutto aiuta la qualità e la salubrità dei prodotti in un circolo virtuoso».
DOVE VA IL PANE ARTIGIANALE? LA RISPOSTA NELLA RICERCA CERVED
Il pane artigianale fresco ripaga. Sia il consumatore, sia l’impresa del settore. Grazie a un fattore: l’artigianalità, valore irrinunciabile per il gusto italiano. Questo il dato saliente che emerge dall’indagine Cerved sulla filiera Bakery in Italia curata da Maria Maltese e presentata nel salotto “Vision Plaza”, spazio di discussione e prospettiva voluto da IEG per questa edizione di Sigep A. B. Tech Expo. “Il pane di qualità richiede tempo e cura - dichiara Matteo Cunsolo, dell’omonima panetteria di Milano - e si torna a un pane vintage, con farine più scure o integrali, con lunghe fermentazioni, come accadeva decenni fa. Non va dimenticato che si tratta di un prodotto vivo, che richiede tempi naturali”. “Il pane - sostiene Mirko Zenatti, de Il Fornaio Fratelli Zenatti di Sommacampagna, nel Veronese - riconquista la giusta posizione nell’alimentazione quotidiana, dalla colazione alla cena. E questo accade durante l’intero arco della vita delle persone”.
LA GUIDA DI BUSINESS DELLA GELATERIA ARTIGIANALE
In un anno su Google la frase “Come aprire una gelateria” è stata digitata 170 mila volte. E’ la misura di quanto sia in espansione un settore che, con stime prudenziali, la FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi di Confcommercio, quantifica in 4,2 miliardi di euro di fatturato, con quasi 40 mila aziende. Ma la gestione di una piccola impresa monoprodotto non è semplice. Per questo FIPE ha presentato - questo pomeriggio al Vision Plaza di Sigep - una nuova guida della Collana Le Bussole. La guida è dedicata ai tanti imprenditori del mondo della gelateria artigianale ed a quelli che aspirano a diventarlo e affronta le problematiche principali della vita quotidiana di una gelateria con un linguaggio pratico, semplice ed efficace. Si articola in 9 capitoli ricchi di dati, grafici, casi di studio, esempi e foto per far toccare con mano la concretezza di ciò di cui si parla e per dimostrare che anche una piccola impresa, esattamente come una grande impresa, è una realtà complessa che richiede competenze manageriali, di marketing, di pianificazione, di gestione del personale e la conoscenza dei meccanismi di funzionamento e di redditività del business.
DAL PERÙ AL SIGEP PER MIGLIORARSI CON IL “MADE IN ITALY”
Juan Carlos Lopez, vice presidente APEPAF Perù, acronimo di Associano peruviana di Pasticceria e affini, è al Sigep per la terza volta, ma per la prima con una carica così importante. “Ogni volta che vengo, vado via contento e dopo aver imparato tante cose. Vengo sempre affinché l’associazione si leghi sempre più a questa manifestazione, ma anche per stringere nuove relazioni. In Perù - racconta Juan Carlos Lopez – quando si parla di gelato si pensa all’Italia e poter venire qui al Sigep per noi professionisti è una fortuna. L’anno prossimo spero di essere qui anche come espositore e di portare altri operatori per far loro provare come ci si perfeziona qui in fiera, toccando con mano cosa è il made in Italy – continua il vice presidente - In Perù la formazione, lo dico da direttore di due scuole di pasticceria, è fondamentale e per noi è importante praticare e osservare allo stesso tempo”.
OGGI AL SIGEP PIERRE HERMÉ, IL ‘PICASSO DELLA PASTICCERIA’
Pierre Hermé, il ‘Picasso della pasticceria’, è stato oggi ospite d’onore a Sigep nella Pastry Arena. Qual è il suo giudizio sulla pasticceria italiana e su Sigep in particolare? “Non passo abbastanza tempo in Italia per dare una valutazione precisa, però posso dire che questo Sigep per me è il posto migliore per vedere le tendenze e le innovazioni, con un dinamismo eccezionale da parte soprattutto degli chef e dei cuochi e pasticceri italiani che fanno parte dell’associazione Relais Dessert, che conosco bene”. Qual è l'esperienza di gusto in Italia che ricorderà per sempre? “Ho passato una settimana nel laboratorio di Iginio Massari! Quest’anno andrò da Luigi Biasetto e sarà senz’altro un’altra grande esperienza”. Siamo nel centenario della nascita di Federico Fellini, lei ne conosce senz'altro l'opera... a quale film le piacerebbe ispirare un suo dolce? “Fellini è il maestro in assoluto e un’ispirazione mi verrebbe senz’altro, magari con la Dolce Vita…”. Appuntamento al prossimo Sigep con la ‘Dolce Vita’ di Pierre Hermé, allora!