Il gelato artigianale non può certo essere gustato direttamente dalla carapina o dal mantecatore, anche se certamente è il sogno di molti… Ma, se per quanto riguarda coni e cialde c’è solo l’imbarazzo della scelta fra le proposte del mercato, tutti gli altri elementi indispensabili di “packaging” (imballaggio) sono da prendere in seria valutazione. Sono moltissime le gelaterie e i laboratori dove ogni elemento, dalle divise ai cucchiaini, viene fatto personalizzare con i colori o il nome del negozio, ma sono altrettanti quelli che scelgono i prodotti più economici sul mercato, convinti che l’involucro sia il minore dei problemi, ma l’attenzione che si dedica ai particolari è uno dei segnali di un negozio di qualità.
Plastica o…?
Avete mai pensato allo spreco di plastica derivante da cucchiaini, coppette e in generale agli imballaggi che vengono impiegati ogni giorno? Per non parlare dei costi d’acquisto e della spazzatura che si accumula nei cestini del negozio. Gli shopper in particolare costituiscono uno dei prodotti con il maggiore rischio di dispersione nell'ambiente. Una soluzione può essere quella di adottare prodotti fabbricati in Mater-Bi, materiale biodegradabile in poche settimane, di origine vegetale, in grado di minimizzare l'impatto ambientale e favorire il loro riutilizzo per la raccolta differenziata della frazione organica, migliorando la qualità del compost. Inoltre si contribuisce a dare valore allo shopper e a sviluppare una maggiore sensibilità nei confronti della salvaguardia ambientale. Ma non solo i sacchetti, il Mater- bi si trova anche sotto forma di coppette, cucchiaini e bicchieri da frappé. In alternativa esistono prodotti in PLA, Polimero di Acido Lattico, una bioplastica prodotta dall’amido di mais. Ha le stesse caratteristiche della plastica ma è biodegradabile al 100% e si dissolve in 47 giorni all’incirca.
Il Gelato? Me lo mangio…tutto!
Sai che le coppette possono essere “fruibili”? Le cialde di biscotto appiattite e modellate “a coppa” accolgono la quantità di gelato desiderata senza sciogliersi, esattamente come i coni, e in più hanno anche lo spazio per decorazioni e granelle. Volendo esagerare, si potrebbe pensare di sostituire i normali cucchiaini con posate commestibili! Se ne trovano in commercio, anche se non sono ancora molto diffusi. Quando si dice: “È così buono che mi mangerei anche il cucchiaio!”
“Madame: il suo gelato.”
Coppe, coppette, bicchieri, piattini e alzate in vetro e ceramica, posateria in acciaio (o porcellana, come per i gelati serviti in contenitori dello stesso materiale), tutto lavabile in lavastoviglie e riutilizzabile. È la tradizione del gelato, che ha bisogno di tempo e maestria per comporre i suoi capolavori. Ed è sicuramente il rituale dell’infanzia, quando i nonni ordinavano per noi la coppa con il lungo cucchiaino d’acciaio nei pomeriggi al bar o in gelateria.
“Vuole un tovagliolino?”
Il rispetto della natura non si ferma agli ingredienti. È un’abitudine che dovremmo cercare di seguire sempre. Ovviamente questo ha un costo per chi si “impunta” a ottenere la sostenibilità sul posto di lavoro, ma il costo del pianeta sarebbe molto più alto. La carta presente negli imballaggi, a partire dai tovagliolini, dovrebbe provenire da foreste gestite in maniera corretta e sottoposta ai rigorosi standard ambientali, nonché certificata FSC(Forest Stewardship Council).