Nella famosa guida alle migliori Gelaterie d’Italia, ogni anno, Gambero Rosso riporta quelle che sono considerate le punte di diamante della gelateria italiana, secondo criteri ben precisi e puntuali.
Questa pubblicazione, ormai un vademecum per chi vuole scoprire il mondo dei maestri gelatieri italiani, presenta una lunga lista di indirizzi, sparsi per la penisola, dove gustare gelati di alta qualità.
In questa seconda edizione della guida emerge chiaramente il fermento che, in questi anni, attraversa il mondo del gelato. Gli esperti del Gambero Rosso hanno individuato, dopo un’attenta ricerca in tutta Italia, le attività che meglio rappresentano l’eccellenza dell’arte gelatiera italiana.
Il testo è stato infatti ampliato con le recensioni di oltre 40 locali, dimostrando quanto sia forte l’interesse per la produzione di gelati in Italia, sottolineando una continua sperimentazione nella creazione di nuovi gusti e un’attenta scelta degli ingredienti e delle materie prime da utilizzare durante la lavorazione.
Nel testo dedicato alle migliori Gelaterie d’Italia, il numero dei Tre coni, il prestigioso riconoscimento attribuito dal Gambero Rosso, è stato conferito ad altre quattro gelaterie, facendo salire così a 40 il numero totale degli esercizi premiati in Italia.
I nuovi Tre Coni sono:
Marco Serra Gelatiere, Carignano (TO)
Oasi American Bar, Fara Gera D'Adda (BG)
Greed Avidi di Gelato, Frascati (RM)
La Gourmandise, Roma
Interessanti sono anche i cosiddetti premi speciali, come quello dedicato al miglior gelato al cioccolato, vinto dal trevigiano Stefano Dassie, o il premio riservato ai gelatieri emergenti, attribuito a Nicolò Arietti di Gelati d’Antan di Torino. O ancora, il premio dedicato al miglior gelato gastronomico, riconoscimento che va ad Andrea Bandiera della Cremeria Scirocco di Bologna, o il premio della sostenibilità, assegnato ai gelatieri che utilizzano materie prime certificate e hanno una grande attenzione per l’utilizzo di materiali biodegradabili ed ecosostenibili; quest’anno questo il premio è stato vinto da Stefano Roccamo di Stefino di Bologna