Scenario generale e consumi
Il 2024 ha visto una crescita dell’1% nelle vendite di gelato artigianale in Europa, con un fatturato complessivo che ha raggiunto gli 11 miliardi di euro, rispetto ai 10,9 miliardi del 2023. I principali mercati, Italia e Germania, si sono mantenuti stabili, mentre altri Paesi europei hanno registrato una crescita più marcata. Tuttavia, alcuni fattori hanno condizionato il settore, tra cui il maltempo primaverile e una diminuzione del turismo estivo in alcune aree chiave.
In termini di consumi, il gelato artigianale continua a essere una scelta apprezzata sia dai residenti che dai turisti, nonostante i cambiamenti climatici e le fluttuazioni del turismo abbiano avuto un impatto. La componente turistica, infatti, rappresenta circa il 15% dei consumi totali di gelato in Italia, confermando la stretta connessione tra il settore del turismo e quello della gelateria artigianale.
Prezzi e andamento economico
Dopo anni di rincari significativi, la crescita dei prezzi del gelato artigianale si è stabilizzata nel 2024. Attualmente, il costo medio al chilogrammo oscilla tra i 20 e i 28 euro, con picchi di 32 euro in alcune gelaterie. Il prezzo di una coppetta o un cono piccolo si attesta mediamente a 2,7 euro, ma può raggiungere i 5 euro nei centri storici delle principali città turistiche italiane.
I principali fattori che hanno contribuito ai rincari degli ultimi anni includono:
- Incremento delle materie prime, dal cacao allo zucchero, alla frutta.
- Crescita della domanda, favorita dal turismo e dai consumi interni.
- Aumento dei costi del lavoro e difficoltà nel reperire personale qualificato.
- Crescita dei costi di logistica e dei prezzi energetici.
Nonostante le sfide economiche, il settore continua a mantenere una buona competitività grazie all’alta qualità del prodotto artigianale e all’apprezzamento dei consumatori, che lo rendono un simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo.
Il ruolo del turismo
Il turismo è un driver fondamentale per il consumo di gelato artigianale, rappresentando il 15% dei consumi totali in Italia. Tuttavia, l’estate del 2024 ha registrato dati poco entusiasmanti per quanto riguarda il turismo interno, con una flessione del 3,6% negli arrivi e dell’1,4% nelle presenze rispetto al 2023. Al contrario, la componente estera ha mostrato segnali positivi, con un aumento dell’1,2% negli arrivi e del 3% nelle presenze, confermando l’attrattiva internazionale del gelato italiano.
Il maltempo primaverile in alcune zone, le ondate di caldo estremo e l’instabilità economica hanno influenzato negativamente il turismo domestico, mentre il flusso di visitatori stranieri ha sostenuto i consumi nelle gelaterie situate nelle principali mete turistiche.
La crisi del mercato del lavoro
Una delle principali criticità del settore è rappresentata dalla carenza di personale, che ha messo in difficoltà molte gelaterie, specialmente durante i mesi di punta. La difficoltà nel reperire manodopera qualificata ha portato molte attività a ridurre gli orari di apertura, con conseguenti impatti negativi sui ricavi e sulla soddisfazione dei clienti.
Per affrontare questa sfida, molte gelaterie stanno ripensando le strategie di gestione del personale, puntando su iniziative di fidelizzazione e miglioramento delle condizioni di lavoro. Tuttavia, il circolo vizioso creato dalla riduzione delle ore di apertura e dalla diminuzione della qualità del servizio rende complessa una soluzione immediata al problema.
L’influenza del clima
Il clima è un altro elemento che ha avuto un impatto significativo sui consumi di gelato nel 2024. L’Italia ha registrato differenze marcate tra Nord, Centro e Sud:
- Nord Italia: Precipitazioni superiori alla media e temperature fresche hanno ridotto i consumi, penalizzando soprattutto le vendite durante le ore centrali della giornata.
- Centro Italia: Condizioni climatiche variabili hanno determinato un andamento altalenante delle vendite.
- Sud Italia: Temperature elevate e assenza di piogge nei primi 9 mesi dell’anno hanno favorito un incremento dei consumi, soprattutto nelle località turistiche.
Queste variazioni climatiche hanno evidenziato la necessità per le gelaterie di adattarsi alle condizioni locali per ottimizzare le vendite.
Il mercato europeo
In Europa, il 2024 ha visto una leggera crescita dell’1% nelle vendite di gelato artigianale, con l’Italia e la Germania che si confermano i principali mercati. Altri Paesi, come Spagna, Polonia, Austria e Francia, hanno registrato un aumento del numero di gelaterie, contribuendo alla diffusione del prodotto artigianale.
Attualmente, in Europa si contano circa 65.000 gelaterie, che occupano complessivamente 300.000 persone. La crescita del settore è stata trainata anche dall’espansione in mercati emergenti e dall’aumento della domanda in Paesi tradizionalmente meno legati alla tradizione del gelato artigianale.
Il mercato italiano
In Italia, il fatturato del settore ha raggiunto quasi i 3 miliardi di euro nel 2024, con una crescita compresa tra lo 0,5% e l’1% rispetto al 2023. Il numero delle gelaterie pure è rimasto stabile, attestandosi a oltre 9.300 unità, mentre pasticcerie e bar che offrono gelato artigianale completano il panorama con un totale di oltre 39.000 punti vendita.
Le gelaterie situate nelle città turistiche hanno beneficiato maggiormente dell’aumento del turismo straniero, con regioni come Lazio (+13%), Sicilia (+5%) e Campania (+3%) che hanno registrato performance positive.
La filiera italiana
La leadership italiana nel settore del gelato artigianale si estende anche alla produzione di ingredienti, semilavorati e macchinari. Nel 2024, il comparto degli ingredienti ha generato un fatturato di 1,1 miliardi di euro, con una quota export del 67%. Anche il settore delle macchine e attrezzature ha mostrato segnali positivi, con un giro d’affari di 670 milioni di euro (+3% rispetto al 2023).
Questi numeri sottolineano il ruolo chiave della filiera italiana, che nel 2024 ha superato i 4.5 miliardi di euro di fatturato complessivo, dando occupazione a oltre 120.000 persone.
Conclusioni
Il mercato del gelato artigianale di tradizione italiana si conferma un settore resiliente e innovativo, capace di adattarsi alle sfide economiche, climatiche e sociali. Nonostante le difficoltà legate al turismo, alla carenza di personale e alle variazioni climatiche, il 2024 ha evidenziato una crescita moderata e una costante attrattiva internazionale del prodotto artigianale italiano.
Guardando al futuro, il settore dovrà continuare a puntare su qualità, innovazione e sostenibilità per mantenere la propria posizione di leadership e affrontare con successo le sfide dei prossimi anni.