Investimenti, costi e ricavi per aprire una gelateria: come preparare il budget di una gelateria

Investimenti, costi e ricavi per aprire una gelateria: come preparare il budget di una gelateria

L’apertura di una gelateria richiede, in una fase iniziale, la raccolta di molte informazioni, oltre alla necessità di effettuare delle scelte, spesso importanti.  

Per poter preparare un budget e comprendere quali siano gli investimenti iniziali e i costi/ricavi di gestione è necessario definire con attenzione la formula imprenditoriale che si vuole adottare e in particolare i seguenti aspetti:

  • la gamma e quantità di prodotti da offrire;
  • il posizionamento, l’immagine e la comunicazione;
  • la qualità, i costi e i prezzi dei prodotti;
  • il locale, la sua dimensione, i posti a sedere;
  • la posizione del locale;
  • le macchine e attrezzature necessarie;
  • il personale adatto a gestire la nuova iniziativa.

È da queste scelte che dipenderà il successo dell’iniziativa, ma anche il livello di investimenti, costi e ricavi.

L’analisi degli investimenti serve a verificare l’ammontare degli investimenti immateriali e materiali necessari all’avvio dell’attività e l’ammontare annuo del loro ammortamento, sulla base della durata prevista di ciascun investimento.

Le principali voci necessarie a definire il piano degli investimenti sono:

  • gli investimenti immateriali quali avviamento, spese notarili e commercialista per la  costituzione dell’attività, deposito del marchio, allacciamento/subentro delle utenze, campagna promozionale di avvio, consulenze iniziali di marketing, ecc.;
  • gli investimenti materiali quali immobili, macchinari, attrezzature, arredi, attrezzature informatiche, ecc.

Il conto economico serve, invece, a prevedere il reddito d’esercizio e cioè l’utile o la perdita previste nel corso dei primi anni di vita della società. È necessario, a questo scopo, avere tutti i dati relativi ai prodotti che l’impresa intende offrire, al mercato che intende servire e alla struttura di cui intende dotarsi. Solo così si può procedere alla previsione dei costi di gestione, dei ricavi e di conseguenza dell’utile annuo.

Alcuni di questi costi variano in modo direttamente proporzionale al volume dei prodotti venduti e per questo vengono chiamati costi variabili. Sono definiti variabili, per esempio, i costi di acquisto di ingredienti e materie prime, coni e coppette, le guarnizioni. Altri costi, invece, devono essere sostenuti indipendentemente dal volume delle vendite dei prodotti offerti e vengono definiti costi fissi. Sono costi fissi, per esempio, gli ammortamenti, gli stipendi dei dipendenti, gli affitti, ecc. Altri costi, infine, hanno una componente fissa e una componente variabile: per esempio i costi di manutenzione degli impianti e delle attrezzature. Essendo il loro ammontare non  elevato, per ragioni di semplicità vengono spesso inseriti tra i costi fissi.

Un altro aspetto importante, e non semplice dal momento che si parla di una start-up, è la previsione dei ricavi. Per stimare il fatturato del primo e del secondo anno si possono usare alcune fonti e informazioni raccolte:

  • da altri gelatieri, che ti potranno dare qualche indicazione;
  • dalle aziende del settore, le quali hanno esperienza derivante dal gestire i rapporti con numerosi altri clienti;
  • dalle associazioni di categoria, le quali sono spesso gestite da persone con molta esperienza nel settore.

Il confronto fra ricavi e costi consente di calcolare il reddito operativo della gelateria, cioè la differenza tra ricavi e costi totali:

REDDITO OPERATIVO = RICAVI ANNUI – COSTI TOTALI ANNUI (COSTI FISSI + COSTI VARIABILI)

Il reddito operativo aziendale così calcolato comprende la retribuzione del titolare e dei soci, che non è infatti riportata tra i costi fissi, non tiene conto dell’IVA (imposta sul valore aggiunto), in quanto i valori dei costi e dei ricavi considerati includono l’IVA ed è al lordo delle imposte.

Per conoscere il reddito d’impresa al netto delle imposte, dal reddito operativo si deve dedurre quanto il regime fiscale vigente stabilisce di versare all'Erario a titolo d’imposta (INPS, INAIL, IRAP, IRES, IRPEF). Per arrivare a una definizione precisa del reddito e dell’utile aziendale può essere quindi consigliato farsi aiutare da un commercialista.

Un esempio di piano di investimenti

Per avere le idee più chiare, ecco una stima dell’investimento iniziale che deve sostenere chi vuole avviare un’attività di questo tipo. Le cifre nel prospetto che segue si riferiscono a valori indicativi di mercato per una piccola gelateria e la stima relativa all'ammortamento è pensata su un’attività campione che lavora circa 280 giorni all'anno.

Costi e Ricavi

Investimenti, costi e ricavi per aprire una gelateria: come preparare il budget di una gelateria
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